Monday, April 19, 2010

Si tot despre case mici

De cand am citit acum ceva timp despre casele mici am tot incercat sa ma imaginez in una din acestea si trebuie sa recunosc ca cochetez la modul cel mai serios cu ideea. Si azi tot incercam sa vizualizez una din astfel de case si iata-ma cautand iarasi pe google. Rezultate:



Imi pare superba!

O alta adresa  unde se pot vizualiza unele case mici:

Jewel Box Home

Sunday, April 18, 2010

Jucarii, joc, jocuri

Pentru cei mari. Bine, si pentru cei mai mici. Dar oricum pentru mine. De dimineata ma joc, nu ma pot misca de aici, tre' sa gat mancarea galustei si tot intarzai, dar spuneti si voi ca nu-i fain sa te joci.

Eh, si cu ce ma jucam, cu culorile, "fac" palete cromatice, materiale....

Ador imaginea de mai jos, pe asta am gasit-o, n-am creat-o eu.



Ce-mi place!

Si site-ul de unde am cules-o si unde se pot creea atatea modele.

Wednesday, April 14, 2010

Deci da, stiu ca-s inteligenti, ca doar is ai mei : )

Azi cautam dintr-un pur interes  sa inteleg ce prevede programa pentru clasa I, deci primul an scolar in Italia. Nu l-am inscris pe Felix la scoala pentru ca asteptam sa plecam, sa-l inscriu direct la scoala pe care i-am ales-o in Montreal, cea mult pe gustul meu.

Si cum nu l-am inscris nu ma preocupa deloc sa stiu cam ce vor face la scoala (el si colegii) incepand din toamna. Si, cum spuneam, eram curioasa. Stiu ca una din conditiile pentru  aface HS cu copiii e sa demonstreze parintele ca are capacitati, si nu doar materiale,  sa o faca. Si asta presupunea sa fac proba capacitatilor mele, iar acest aspect ma irita, oricand e vorba sa ma pun in concurs pentru a fi evaluata ma incearca o serie de emotii negative, un stres antipatic, greu de gestionat. Deci automat am abandonat si ideea de-a face acea declaratie din care sa rezulte ca intentionez sa-l instruiesc acasa, asta in ipoteza ca nu am ajunge pana in toamna in Montreal.  Deci "sa-l instruiesc acasa". Dar eu nu vreau sa-l instruiesc acasa. Eh, cine deja m-a cunoscut stie ca nu-i de mine, nu pot si gata. Din fericire exista o teorie care de nu exista urma sa existe inventand-o subsemnata si care spune asa: pruncii n-au nevoie sa fie instruiti, invata spontan asa cum invata sa umble. Si la fel cum nu se invata pruncii sa umble (Emmi Pikler) la fel nu se invata pruncii sa citeasca. Pentru cine vrea sa aprofundeze articolul imediat anterior acestuia explica foarte bine procesul. Sau fatuca aceasta extraordinara, sensibila, plina de originalitate, inteligenta.

Iar titlul acestui topic e doar proba a ceea ce am enuntat mai sus (bine, lasati la o parte faptul ca-s gaina, pardon, cioara), lasati sa se catare prin copaci invata, desprind. Am descarcat azi o serie de documente in care se specifica ce ar trebui sa stie un copil la sfarsitul primei clase in Italia. Iar broscoiul deja, cu exceptia lecturii si scrierii care e foarte rudimentara (nu a gasit inca nicio motivatie interioara care sa-l impinga sa faca progrese), le-a deprins pe toate. E al meu, da!?

Asta inseamna ca m-am si calificat?

Merg sa le fac mancarea de' nu isi gatesc singuri.

Sunt fericita.

Home Schooling: la scuola a casa

Educazione, istruzione e apprendimento spontaneo nel bambino
di Clara Scropetta
l'articolo è apparso sul Consapevole 16




Molti non sanno che in Italia non è la scuola ad essere obbligatoria, ma l’istruzione, e che è possibile scegliere metodi di istruzione alternativi al sistema scolastico pubblico e privato, come la scuola a casa, ad esempio.
Clara Scropetta ha scelto questa opportunità per i suoi tre figli che educa direttamente, a casa, secondo una tradizione diffusa soprattutto nei paesi di cultura anglosassone, ma scarsamente invalsa in Italia. Clara ci racconta non solo la sua personale esperienza, ma ci fornisce una panoramica completa e affascinante sui concetti di istruzione ed educazione, e sulle potenzialità dell’apprendimento spontaneo nei bambini.

La legge: diritti e doveri
Per quanto riguarda la scuola, c’è una buonissima notizia: l’Italia è uno di quei paesi del mondo in cui non è obbligatoria la scuola. Contrariamente a quello che si dice – chiamandola scuola dell'obbligo – in Italia a essere obbligatorio è un grado d’istruzione minimo, come previsto dalla legge. La Costituzione garantisce che sia un diritto e un dovere del genitore occuparsi dell’istruzione del figlio – qualora non se ne possa occupare direttamente (anche pagando un insegnante o una scuola privati), se ne prende carico lo Stato. Numerosi articoli di legge regolamentano la scuola, fermo restando che chiunque, disponendo dei necessari mezzi materiali e immateriali, ha il diritto in Italia di occuparsi personalmente dell’istruzione del figlio. Questa opzione si chiama per la legge scuola paterna, ma è più conosciuta come scuola familiare o scuola a casa. Nessun esame è obbligatorio a parte quello di licenza media inferiore, un diritto/dovere per ogni cittadino italiano. Esistono associazioni impegnate in questo ambito che forniscono informazioni aggiornate e corrette. È necessario comunicare l’intenzione di fare scuola a casa in gennaio, al momento dell’iscrizione, al direttore didattico di competenza. Un’ulteriore buona notizia riguarda il cambiamento dell’età dell’arruolamento alla scuola: mentre fino a due anni fa venivano iscritti i bambini nati nell’anno solare, ora solamente quelli che hanno compiuto sei anni entro il 31 agosto.
Gran Bretagna, Canada, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda annoverano tutti un gran numero di bambini educati a casa. I paesi anglosassoni vantano la tradizione più lunga di home schooling, e costituiscono un punto di riferimento internazionale importante. In lingua inglese esistono numerosi siti internet con forum di scambio, associazioni e pubblicazioni.




Che cos’è l’educazione
Analizzare a fondo i concetti di educazione, istruzione e apprendimento può risultare utile per poter fare una scelta oculata in merito al tipo di scuola e all’approccio pedagogico. È importante, riflettendo sul destino di proprio figlio così come in tutti gli altri aspetti fondamentali della vita, interrogarsi seriamente sui propri principi e scegliere in sintonia con essi. In generale, la forza che emaniamo è proporzionale alla sincerità interiore. Avere le idee chiare su cosa vogliamo fare, come vogliamo farlo e coerentemente farlo in tale modo, permette di trasmettere valori costruttivi e di essere fonte d’ispirazione per le persone che incontriamo. Questo è ancora più vero quando diventiamo genitori. Questa trasmissione di valori è l’educazione – un concetto molto ampio, che comincia già a partire dal momento del concepimento, e forse anche prima. Il contesto in cui è concepito un bambino entra a far parte del suo bagaglio personale; più è intriso d’amore e di unione, più il bambino potrà disporre della forza di questi valori. L’educazione continua nella gravidanza; le emozioni, le sensazioni, il benessere della madre, la situazione di coppia hanno un ruolo fondamentale, prima ancora che il bambino nasca. Poi, al momento della nascita, il bambino si attende si essere accolto nella piena soddisfazione delle sue esigenze primarie. Se ciò accade, il rispetto (è quello che gli viene dimostrato), la fiducia (si può fidare di quello che incontra), l’amore (è quello che sta ricevendo), l’unione (è quello che gli sta succedendo) andranno a far parte della sua educazione. Inoltre il valore del suo sentire sarà rinsaldato.
In seguito, nell’infanzia, tutto procede in modo identico: man mano che il bambino cresce, giorno per giorno, incessantemente raccoglie dati utili alla sua educazione, in particolare presso i suoi genitori, anche se essi non trascorrono molto tempo con lui. Per questo è molto importante ritrovare integrità morale e coerenza interiore, nonché essere sinceri con il bambino, anche quando ci si trova in difficoltà. L’educazione va ben oltre a quello che si riceve a scuola ed costituisce probabilmente una solida base per tutta la vita. I genitori sono fortemente implicati come educatori perché sono, nel bene e nel male, l’esempio da seguire: nessuno può sostituirsi davvero a loro nell’educazione dei figli, né l’asilo nido né la scuola materna o altre figure professionali.
L’educazione è quindi l’insieme di valori profondi trasmessi con tutto il cuore al bambino che sta crescendo, che lui assorbe e assimila secondo il suo senso di fiducia, più o meno intaccato dalle esperienze cui viene esposto. L’adulto che lo accudisce è la sua figura di riferimento: continua a rimanere tale, sicura e affidabile, finché si comporta come dice, dice con esattezza quello che fa e se non è stato così lo ammette. In tutti questi casi resterà una figura che il bambino seguirà spontaneamente.




Che cos’è l’istruzione?
Ben altra cosa è l’istruzione, l'acquisizione di competenze e nozioni. Ci sono competenze che senza dubbio il bambino possiede d’istinto o acquisisce in modo autonomo – per esempio succhiare il seno fin dalla nascita, sorridere e in seguito andare carponi, a camminare e a parlare. Il bambino aumenta la sua abilità per mezzo dell’esperienza diretta e affina le sue competenze giorno per giorno, a patto che venga lasciato fare e che abbia il giusto esempio, ovvero che viva tra i suoi simili. Il bambino è in grado di esplorare e quindi apprendere per conto suo una quantità enorme di informazioni. Attraverso l’esperienza il bambino si crea da solo un notevole bagaglio culturale. Per ogni essere umano è essenziale sapere cos’è la vita, conoscere le piante, gli animali, il cambiamento del tempo, la posizione del sole e della luna, e ognuno impara queste conoscenze basilari in maniera intuitiva, semplicemente vivendole.
Altre competenze sono invece più ancorate all’ambiente e alla società in cui il bambino cresce, piuttosto che essere così specifiche per la nostra specie, per così dire universali. Anch’esse tuttavia possono venire apprese in modo autonomo, semplicemente per imitazione. Finalmente siamo giunti alle nozioni che vengono apprese a scuola, nel nostro contesto. Si può supporre che la scuola sia stata istituita per questo, anche se sappiamo che tutte le popolazioni native tradizionalmente non conoscevano un “apprendimento organizzato” e ci resta un piccolo sospetto che in tempi recenti sia stato prioritario il reclutamento di forza lavoro e di conseguenza il parcheggio diurno dei figli. Comunque non tutte queste nozioni sono di specifica competenza scolastica. Il sapere relativo all’alimentazione e alla preparazione del cibo, per esempio, fortemente legato alla cultura, viene di solito acquisito in ambiente domestico. Lo stesso vale per la cura e l’igiene personale, l’abbigliamento, le decorazioni e le acconciature. Anche molte canzoni, storie e leggende vengono apprese nell'ambiente familiare. Di fatto la famiglia e la comunità in cui il bambino cresce si assumono e soddisfano gran parte della sua educazione e della sua istruzione e il ruolo che resta specifico della scuola è insegnare al bambino attività accessorie, importanti a livello culturale e sociale, per le quali il genitore non disporrebbe del tempo o delle capacità per trasmetterle al figlio. Si tratta di lettura, scrittura, matematica, di nozioni di base di geografia, storia e scienze, di attività sportive e artistiche, di familiarità con le lingue straniere e con il computer. Orbene, di quello che viene insegnato c’è ben poco che non venga usato quotidianamente nella maggior parte della famiglie, e se c’è un punto debole (per esempio le lingue straniere o l’algebra) si può supplire facilmente con un’integrazione esterna. Per quel che concerne le attività creative, artistiche, ludiche e corporee, è addirittura possibile offrire stimoli e possibilità maggiori. In conclusione un genitore, se si crea le condizioni per potersi dedicare ogni giorno un po’ a suo figlio, è sicuramente in grado di trasmettere le nozioni che vengono apprese a scuola.
Ma torniamo all’apprendimento e in particolare al suo carattere spontaneo. Il bambino come abbiamo già visto impara ed assimila tutto quello che lo circonda in modo assolutamente istintivo per emulazione, specialmente ciò che è importante nel suo ambiente sociale e culturale, o che lo interessa maggiormente in quel momento. Il meccanismo è il medesimo anche per la lettura, la scrittura, la matematica e le altre nozioni: il bambino guarda che posto ha nella vita normale quotidiana una determinata competenza, ne estrapola la sua importanza, viene invogliato ad acquisirla e la imparerà a tempo debito, quando la sua curiosità è sveglia per quel tipo di informazione.
Dalla mia esperienza deduco che non c’è motivo di dubitare che, anche senza seguire un programma e cercare di insegnare delle nozioni, il bambino comunque apprende tutto quello che gli serve. Quando si ritroverà a voler superare l’esame di terza media all’età di tredici anni, sarà in grado di occuparsi da solo delle materie da preparare e di rivolgersi al genitore se gli serve una mano. In sintesi tutto parla a favore della scuola libera (la cosiddetta no-schooling) e mette in luce come l'insegnamento non sia necessario. Vi sono diverse possibilità di occuparsi dell’istruzione dei figli e ognuno è libero di optare per la soluzione più congeniale e conveniente, senza timore di non essere all'altezza. La scuola a casa infatti può svolgersi esattamente come nella scuola classica, con banco e lavagna, seguendo un programma e un orario delle lezioni, ma anche come “scuola libera” , completamente in mano all'iniziativa del bambino, passando per tutte le varianti intermedie.




Aneddoti
Gli aneddoti hanno il merito di illustrare quanto esposto finora con immediatezza.
Chiesi a Ephrem – mio figlio, 4 anni al tempo – di andare nel pollaio a prendere le uova, nel cestino c’erano ancora quelle del giorno prima. Quando è tornato gli ho chiesto quante ne avesse trovate. Prontamente mi rispose: “Ora ce ne sono 11, prima ce n’erano 5, quindi oggi ne ho prese 6”.
Pochi giorni fa Luna, 4 anni, mi ha detto: “Adesso Ephrem ha 6 anni e io ne ho 4, quando ne avrà 10 io ne avrò 8, perché ho sempre due anni meno di lui”. A prima vista sembrano esempi banali, ma ricordiamoci che per raggiungere questo risultato delle volte gli insegnanti hanno bisogno di un anno intero di scuola.
Mio figlio è in grado di disegnare con buona approssimazione la mappa della terra, conosce bene la cultura di diverse popoli nativi (in particolare nordamerica, artico, amazzonia), sa fare il pane con la pasta madre, è in grado di raccogliere diverse erbe selvatiche commestibili, è appassionato di vulcani, si interessa alla vita del mare e alla navigazione a vela, sogna di imparare a cavalcare, improvvisa deliziosamente canzoni ancestrali “inventate” da lui che ricordano quelle del popolo sami o dei nativi americani.
Vi sono altri aspetti dell’educazione che ci danno un’idea precisa di cosa significhi avere in chiaro per davvero cosa desideriamo trasmettere ai nostri figli. Per esempio l’educazione sessuale.
Un episodio emblematico riguarda il ciclo femminile. Non uso più assorbenti usa e getta per le mestruazioni, bensì delle pezzuole di flanella, questo significa che una volta al mese compare nei pressi della nostra stanza una bacinella per metterle in ammollo. Pochi giorni fa, inosservata, ho potuto gustarmi la conversazione tra mia figlia Luna e un altro bambino di 5 anni, mentre contemplavano la bacinella. Con il viso pieno d’orgoglio mia figlia disse: “La mia mamma ha il sangue”. Di fronte allo stupore dell’amico, gli spiega: “Una volta al mese, perché non ha il bambino nella pancia, le viene il sangue. È molto buono sai, pieno di sostanze nutrienti. L’acqua rossa poi la dai alle piante per farle crescere meglio”. Mi sono resa conto d’un tratto di averci messo 35 anni per arrivare a questa consapevolezza, mentre mia figlia, a soli 4 anni, è orgogliosa del sangue mestruale, le piace, lo può guardare, annusare.
Quando Letizia, una deliziosa ragazza brasiliana, è stata a casa nostra per aiutarci dopo la nascita di Taro, Ephrem le diceva: “Dai, andiamo a scuola!” e la portava nell’orto, dove, seduto a terra e guardandosi intorno, le raccontava delle piante e di quello che esse gli avevano insegnato.

Garantire tempi e spazi
A mio avviso, il successo nell’accompagnare un bambino durante la sua crescita – senza inibire le naturali curiosità e creatività, senza castrare le sue inclinazioni naturali – non dipende tanto dalla scelta specifica tra scuola pubblica e privata o dal metodo scelto per la scuola in casa, quanto dal fatto che siano garantiti i tempi e gli spazi idonei affinché lui possa esprimersi ed esplorare autonomamente. Per tempi intendo almeno alcune ore al giorno di libertà e copiose vacanze, per spazi un ambiente ricco di stimoli naturali e umani, di incontri e di attività. I risultati per quel che riguarda la capacità di discernimento e la coerenza nello stile di vita del bambino dipendono invece principalmente dall’integrità morale dei suoi genitori che si rispecchia inesorabilmente nella loro autorità naturale (e non coatta!).


Per quel che mi riguarda, mi sento di affermare che un sistema di apprendimento basato sugli esami ferisce la dignità umana e denigra l’individuo.



INFO
L’intervento di Clara Scropetta è tratto dall’intervento “L’apprendimento spontaneo nel bambino”, trascrizione dell’incontro tenuto alla Festa della Natura (Rio Saliceto, 22 settembre 2007) apparsa nella sua versione integrale sul giornale del CIR
.
Clara Scropetta è nata nel 1966 a Trieste, è laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche e madre di tre figli. Grazie all'esperienza diretta personale e allo studio autodidatta multidisciplinare, si è specializzata nella fisiologia della maternità. Attualmente il suo lavoro di divulgazione e condivisione comprende: pubblicazioni, traduzioni, organizzazione e animazione di incontri e seminari, consulenza e accompagnamento. Promuove attivamente il sostegno alla madre, il concepimento consapevole, il parto e la nascita indisturbati, il contatto continuo, l’allattamento a richiesta a termine, l’igiene naturale del bambino, l’immunità naturale, l’apprendimento spontaneo, ma anche una coscienza ecologica integrale.

Fonte

Monday, April 12, 2010

Dare de seama

...ca altfel nu reusesc nicicum sa ma organizez.

Pentru unii nu e niciun secret ca visez sa-mi pun pe picioare un magazin on-line. Initial il vroiam pe acest blog si tot am schimbat sabloane, imi trebuie unul mai complex decat acesta, pe care-l gasesc superb si care e o modificare facuta de catre Christa la cererile mele insistente. Sablonul de la care a pornit e Simplicity Bright Plus 0,1 creat de Karsten Kuhnen.

Si cum spuneam, am incercat mai multe sabloane pentru ca pentru un e-commerce imi trebuiesc mai multe rubrici, coloane, unele sunt dragute, aproape, aproape ca m-am oprit asupra lor si totusi revin de fiecare data la acest aspect, creat initial de Christa si-mi spun ca-i perfect. Perfect pentru un blog de suflet, dar imperfect pentru ceea ce vreau acum.

Si deci am decis, acest blog va ramane asa cum e urmand sa creez un altul comercial, pe o alta linie de design, asemanatoare acesteia, dar oarecum mai complex.

Voi relua maine incarcand unele sabloane pe blogul acesta.

Dar asta maine ca daca mai raman azi pe aici risc sa ma declare copiii urata anului. Au ei un mod tare interesant si credibil de-a vedea oamenii urati si frumosi nu atat dupa culoarea rujului ci dupa tratamentul cu care-i servesc ce-i din jur. Asta ca sa vezi cum se formeaza conceptele frumos, urat la copii. Geniali, ca de obicei.

Gravatar

Cred ca mi-am abilitat si acest programas, care-mi permite sa am o amprenta pe net. Am sa fac acum unele probe, dar cred oricum ca functioneaza. Problema e ca intuiesc ca merge doar pentru cei care au un cont pe Gravatars, deci foarte probabil nu-mi functioneaza pe blogul Dianei.

Sunday, April 11, 2010

Il tuo 5 per mille all'ENPA

Gli animali si donano a noi. Completamente. Con il loro calore, con la loro fedeltà e la loro incondizionata amicizia. Condividono con noi le loro piccole grandi esistenze senza chiedere altro. Ogni giorno.

Un debito d'amore che possiamo compensare con un piccolo gesto che costa soltanto una firma: quella per la destinazione del cinque per mille della dichiarazione dei redditi agli animali più sfortunati e a chi, dal 1871, ha come missione aiutarli, curarli, proteggerli.

Cinque per mille all'ENPA: un gesto umano al cento per cento.

Nella tua dichiarazione dei redditi (CUD, 730, Unico) cerca la pagina dedicata al 5 per mille ("Scelta per la destinazione del cinque per mille dell'Irpef"). Nel riquadro in alto a sinistra di essa ("Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni riconosciute che operano nei settori di cui all'art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997 e delle ... Visualizza altrofondazioni nazionali di carattere culturale") metti la tua firma e inserisci il codice fiscale di ENPA
80116050586.

La scheda così compilata va consegnata in busta chiusa in banca, o alle poste, o al commercialista, o al proprio CAF, o ad altro soggetto abilitato; la busta deve recare l'indicazione "SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL'IRPEF", il codice fiscale, il cognome e nome del contribuente.



Fonte: ENPA

Irene Grandi - Prima di partire per un lungo viaggio


Prima di partire per un lungo viaggio
Devi portare con te la voglia di non tornare più
Prima di non essere sincera
Pensa che ti tradisci solo tu


Prima di partire per un lungo viaggio
Porta con te la voglia di non tornare più
Prima di non essere d'accordo
Prova ad ascoltare un po' di più


Prima di non essere da sola
Prova a pensare se stai bene tu
Prima di pretendere qualcosa
Prova a pensare a quello che… dai tu


Non è facile però
È tutto qui
Non è facile però
È tutto qui


Prima di partire per un lungo viaggio
Porta con te la voglia di adattarti
Prima di pretendere l'orgasmo
Prova solo ad amarti


Prima di non essere sincera
Pensa che ti tradisci solo tu
Prima di pretendere qualcosa
Prova a pensare a quello che… dai tu


Non è facile però
È tutto qui
Non è facile però
È tutto qui


Non è facile però
È tutto qui


Prima di pretendere qualcosa
Prova a pensare a quello che… dai tu

Irene Grandi - Bruci la città


Bruci la città
e crolli il grattacielo
rimani tu da solo
nudo sul mio letto.


Bruci la città
o viva nel terrore
nel giro di due ore
svanisca tutto quanto
svanisca tutto il resto.


E tutti quei ragazzi come te
non hanno niente come te
io non posso che ammirare
non posso non gridare


che ti stringo sul mio cuore
per protegerti dal male
che vorrei poter cullare
il tuo dolore il tuo dolore.


Muoia sotto un tram
più o meno tutto il mondo
esplodano le stelle
esploda tutto questo.


Muoia quello che è altro
da noi due almeno per un poco
almeno per errore.


E tutti quei ragazzi come te
non hanno niente come te
io vorrei darmi da fare
forse essere migliore


farti scudo col mio cuore
da catastrofi e paure
io non ho niente da fare
questo e quello che so fare


Io non posso che adorare
non posso che leccare
questo tuo profondo amore
questo tuo profondo
non posso che adorare
questo tuo profondo

Lucio Dalla - La casa in riva al mare


Dalla sua cella lui vedeva solo il mare
ed una casa bianca in mezzo al blu
una donna si affacciava.... Maria
E' il nome che le dava lui
Alla mattina lei apriva la finestra
E lui pensava quella e' casa mia
Tu sarai la mia compagna Maria
Una speranza e una follia


E sogno' la liberta'
E sogno' di andare via, via
E un anello vide gia'
Sulla mano di maria


Lunghi i silenzi come sono lunghi gli anni
parole dolci che s'immagino'
questa sera vengo fuori maria
ti vengo a fare compagnia
E gli anni stan passando tutti gli anni insieme
ha gia' i capelli bianchi e non lo sa.
questa sera vengo fuori maria
vedrai che bella la citta'


e sogno' la liberta'........


e gli anni son passati tutti gli anni insieme
ed i suoi occhi ormai non vedon piu'
disse ancora la mia donna sei tu
e poi fu solo in mezo al blu'


Coro: vengo da te mari'

Francesco de Gregori - Alice non lo sa


Alice guarda i gatti
e i gatti guardano nel sole
mentre il mondo sta girando senza fretta.
Irene al quarto piano è lì tranquilla
che si guarda nello specchio
e accende un'altra sigaretta.
E Lillì Marlen, bella più che mai,
sorride e non ti dice la sua età,
ma tutto questo Alice non lo sa.
Ma io non ci sto più gridò lo sposo e poi,
tutti pensarono dietro ai capelli,
lo sposo è impazzito oppure ha bevuto
ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa.
Non è così e se ne andrà.
Alice guarda i gatti
e i gatti muoiono nel sole
mentre il sole a poco a poco si avvicina,
e Cesare perduto nella pioggia
sta aspettando da sei ore il suo amore ballerina.
E rimane lì, a bagnarsi ancora un pò,
e il tram di mezzanotte se ne va
e tutto questo Alice non lo sa.
Ma io non ci sto più e i pazzi siete voi,
tutti pensarono dietro ai capelli,
lo sposo è impazzito oppure ha bevuto
ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa.
Non è così e se ne andrà.
Alice guarda i gatti
e i gatti girano nel sol
mentre il sole fa l'amore con la luna.
Il mendicante arabo ha un cancro nel cappello
ma è convinto che sia un portafortuna.
Non ti chiede mai pane o carità
e un posto per dormire non ce l'ha,
ma tutto questo Alice non lo sa.
Ma io non ci sto più gridò lo sposo e poi,
tutti pensarono dietro ai capelli,
lo sposo è impazzito oppure ha bevuto
ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa.
Non è così e se ne andrà.

Saturday, April 10, 2010

Mattinata: la città bianca del Gargano



La città marina di Mattinata, con le sue spiagge bianche di ciottoli e ghiaia, è tra le località costiere più belle del Gargano. La Baia Vignanotica e la Baia delle Zagare disegnano insenature davvero suggestive sul mare chiaro che circonda il promontorio.

Anche la natura ricca di uliveti secolari colora di verde le colline su cui sorge Mattinata donandole una piacevole freschezza paesaggistica. E proprio nei pressi di questa località marina, il Consorzio Gargano Incoming, propone diverse strutture ricettive per offrire una Vacanza sul mare a Mattinata molto accogliente e ricca di allegria: potrete scegliere, tra l’ampia e variegata gamma di offerte vacanza che offriamo, il soggiorno ideale per una piacevole villeggiatura sul Spiagge di Mattinata, tra mare, natura e relax.

Visita gli altri paesi del Gargano:
| Vieste | San Giovanni Rotondo | Monte Sant'Angelo |






























Fonte

Vacanta la Mattinata

Si spuneam ca pregatim vacanta, am luat in considerare mai multe variante. Despre o parte am vorbit aici. Toate cele care presupuneau traversarea marilor le-am abandonat costul transportului fiind mult prea mare, circa 300 euro pentru orice destinatie aproape noua (Grecia, Sardegna, Corsica). Si 300 euro conditii minime, uneori chiar pe punte, pentru un post decent de dormit pretul ar fi fost 600-700 euro, exact suma cu care ne-am platit o casuta pentru 2 saptamani in Mattinata (mai exact 700 euro pentru 2 saptamani, inclusa curatenia de la final, consumul de curent si gaz, haine de pat si prosoape curate, televizor, bucatarie echipata bine, plus un tratament de bun venit pe care au sa-l adore purceii, multe bunatati culinare specifice zonei). Si sunt incantata, nu am facut deloc rabat la calitate, am stat o saptamana pe google si am cautat, deschis mii de pagini, vazut fiecare casa si cautat relatii despre fiecare plaja, dar a meritat. Am gasit casuta accidental, adica ma indragostisem de una, dar nu era libera in perioada pe care o vroiam noi, nu pentru toata perioada. Gazda ne-a propus  ca pentru o alta saptamana sa ne transfere intr-o alta casa la care mandrul a sarit ca ars  "Ce tratament e asta!?". Trebuie sa recunosc ca nu era doar asta, ramaneam o noapte descoperiti, dar dat fiind ca eu vroiam cu diperarea acele casute ma gandema ca o noapte in camping, cort nu-i ca 'oi muri, din contra, pentru copii ar fi o aventura.

In fine, daca mandrului ii place cu cortul ca decide el, nu-i mai place constrans fiind. Deci pica solutia. Aveam de renuntat ori la ambele casute, ori doar la una. Si am renuntat la una si sunt multumita de ce am obtinut. O casa micuta, dar plina de farmec, pitoreasca si o gazda pe care am simtit-o foarte solara, gentila din toate schimburile noastre de mail.

Casa este la 200 m de o plaja pline de pietre (plaja organizata), acest aspect la inceput mi-a dat multe batai de cap, dupa m-am obisnuit cu ideea, dar oricum la 1 km avem o plaja libera cu nisip. Iar acel km nu va trebui sa-l fac pe langa o superstrada, ci pe langa mare, deci placut, sper!

Imagini cu casuta mea draga:

Curtea, care este toata inchisa, deci nu risc sa-mi dispara catelul si purceii, implicit asta-mi va permite sa stau ca o mare nerusinata semiadormita undeva pe veranda.



Dormitorul



Dulapul din dormitor, "laccato".



Bucataria verde, de care s-a indragostit galusca.



Masa







Veranda

Baia

Friday, April 9, 2010

Despre mine

Dupa unii cica n-am ocupatie*, oricum cand is libera stau in casa, prin parcuri, pe la piscine cu copiii. Ii mai port la rau, pe munti, prin biblioteci, mai construiesc cu ei (Lego), mai desenez, le mai citesc povesti, le mai inventez povesti, le gatesc mic dejun, pranz si cina - diverse, ca ce mananca unul nu-i ca poate manca si celalalt -, spal vase, pahare ca fi-mea reuseste sa murdareasca de cel putin 20 de ori pe zi un pahar, lingurile cam de 40 de ori, visez la o masina de spalat vase. Cine se mai intreba de-i ecologic au ba, adica noh, ma mai intreb de unde si multe interese in gasirea solutiilor ecologice intru maxim de confort, asta pentru ca il ador pe cel cu hedonismul... aaa, am uitat cine cum a spus-o, deci trec pe googalit... asa... dupa mai visez la o casa deci trec pe desenat, sters, reluat, visat. Cand nu se mai poate, ma refer la mizeria din casa, imi mai mananc cate o zi surulind mobila gandindu-ma ca nu m-am nascut pentru asta. Am uitat barbatul, nu stiu unde il mai pun si pe el, oricum pe acolo, mai gatesc si pentru el un mic dejun, pranz si cina dupa-l culc, nu inainte de-a culca pruncii. Asa... cica mai tre' sa salvez si lumea (basme, dar ori ca-mi place mie sa ma amagesc, ori ca le place altora sa se amageasca o fac, deci traiasca forumurile). V-am spus ca ziua mea are 24 de ore? Eh, nu ma credeti, asa-i ca mint?

Inspiratia pentru aceasta postare mi-a venit trebuind sa completez niste campuri la Profil, pe un forum, si ca de obicei raman ca celebra vitica in fata paginii. Cand spui "Ocupatii" nu stiu de ce trebuie neaparat sa scrii Bucatar sau Manager. Acum ca ma gandesc sunt manager... nope... pica! Dat fiind ca mergem dupa principiul fiecare se gestioneaza nu prea vad ce mai gestionez eu. Aia... Greu sa gasesti o diploma pentru ceva ce tocmai reinventez.

Si uitasem, cand nu fac toate cele de mai sus citesc, muuult, concentrata si pana si pe buda (nu se spune, asa-i? noroc ca stiu ca al meu om nu da pe blogul nevestii, de unde pot sa-mi permit sa fiu eu, nu-i musai sa mimez ca tocmai am coborat din inalta societate... sau copac?). Psihanaliza cel mai bine se citeste in baie, parol : ) .

Wednesday, April 7, 2010

Franco Battiato - La cura

Mie nu-mi place in mod deosebit Franco Battiato. Ca sa fiu sincera nu-mi place cu exceptia acestei melodii. Superba!

Nu-mi place Franco Battiato pentru ca reuseste (aproape) de fiecare data sa aduca la suprafata angoasele mele, iar eu caut in permanenta sa ocolesc tot ceea ce ma poate pune in fata angoaselor. Nu stiu daca e un comportament sanatos sau nu, oricum deocamdata nu ma simt pregatita sa infrunt nimic si acum nici nu tin sa fiu pregatita vreodata.

Am vazut ca exista o versiune a acestui cantec  interpretata de Adriano Celentano pe care-l ador. Am ascultat-o si chiar placandu-mi Celentano prefer interpretarea lui Franco Battiato.

Versurile sunt deosebite, intr-atat de deosebite incat reuseste si sa aduca la suprafata sensi di colpa pentru ceea ce nu sunt, nu reusesc sa fiu si pentru ceea ce incerc (cu disperare?) sa fiu. Si dincolo de versuri am gasit un comentariu care mi-a permis sa ma iubesc si astfel.

secondo me il punto non è tanto nella guarigione/controllo dell'altra persona ma piuttosto nello smisurato e ossessivo impulso di prendersi Cura della persona che amiamo...possiamo anche sbagliare facendolo..Però noi abbiamo bisogno di "praticare" La Cura su qualcuno.





Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.


Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
TI salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te

Adamo - Insh’allah


Ho visto l'oriente nel suo scrigno
con la luna per bandiera
ed intendevo in qualche verso
cantare al mondo il suo splendore


Ma quando ho visto Gerusalemme
piccolo fiore sulla roccia
ho sentito come un requiem
quando a parlargli mi inchinai


E mentre tu bianca chiesetta
sussurri pace sulla terra
si strappa il cielo come un velo
scoprendo un popolo che piange


La strada porta alla fontana
vorresti riempire il tuo secchio
meglio fermarti Maria Maddalena
oggi il tuo corpo non vale l'acqua
Inch'Allah Inch'Allah
se Dio vuole Inch'Allah


L'ulivo piange la sua ombra
sua dolce sposa dolce amica
che riposa sulle rovine
prigioniera in terra nemica


Sul filo spinato con amore
la farfalla ammira la rosa
la gente è così scervellata
che la ripudia se mai posa


Dio del inferno Dio del cielo
tu che governi tutto il mondo
su questa terra d'Israele
ci sono bimbi che tremano
Inch'Allah Inch'Allah
se Dio vuole Inch'Allah


Le donne cadono sotto il tuono
domani il sangue sarà lavato
la strada è fatta di coraggio
una donna per una pietra


Ma sì ho visto Gerusalemme
piccolo fiore sulla roccia
e sento sempre come un requiem
quando a parlagli mi ritrovo


Requiem per sei milioni d'anime
che non hanno mausoleo di marmo
e che malgrado la sabbia infame
han fatto crescere sei milioni d'alberi
Inch'Allah Inch'Allah
se Dio vuole Inch'Allah



J'ai vu l'Orient dans son écrin
Avec la lune pour bannière
Et je comptais en un quatrain
Chanter au monde sa lumière


Mais quand j'ai vu Jérusalem
Coquelicot sur un rocher
J'ai entendu un requiem
Quand sur lui je me suis penché


Ne vois-tu pas humble chapelle
Toi qui murmure "Paix sur la terre"
Que les oiseaux cachent de leurs ailes
Ces lettres de feu: "Danger frontière"


Le chemin mène à la fontaine
Tu voudrais bien remplir ton seau
Arrêtes-toi Marie-Madeleine
Pour eux ton corps ne vaut pas l'eau


Inch'Allah, inch'Allah
Inch'Allah, inch'Allah


Et l'olivier pleure son ombre
Sa tendre épouse son amie
Qui repose sur les décombres
Prisonnière en terre ennemie


Sur une épine de barbelé
Le papillon guète la rose
Les gens sont si écervelés
Qu'ils me répudieront si j'ose


Dieu de l'enfer ou Dieu du ciel
Toi qui te trouve où bon te semble
Sur cette terre d'Israël
Il y a des enfants qui tremblent


Inch'Allah, inch'Allah
Inch'Allah, inch'Allah


Les femmes tombent sous l'orage
Demain le sang sera versé
La route est faite de courage
Une femme pour un pavé


Mais oui j'ai vu Jérusalem
Coquelicot sur un rocher
J'entends toujours ce requiem
Lorsque sur lui je suis penché


Requiem pour six millions d'âmes
Qui n'ont pas leur mausolée de marbre
Et qui malgré le sable infâme
Ont fait pousser six millions d'arbres


Inch'Allah, inch'Allah
Inch'Allah, inch'Allah




Tuesday, April 6, 2010

Casa mica, minimalista

..si draguta, sugereaza un sens al intimitatii chiar fiind minimalista. Imi place, iar preturile pentru construirea unei astfel de case nu par sa fie astronomice, din contra, continute. Despre cat de mica e, oricum nu mai mica decat un "frumos" apartament inghesuit intr-un cartier superaglomerat in care preturile sunt clar astronomice.

Ma tenteaza....



Asa...dar sa nu vorbesc prostii mai bine caut pe site-ul constructorului. Deci casa putin mai mica decat cea in care locuim noi momentan (60mp), casa de 54mp la doar aprox. 40.000 euro. Wow!